Avete mai assaggiato la pasta fatta con il grano duro antico russello?

Questo grano antico è considerato di altissimo pregio, dal profumo e dal sapore unico.

Il russello (detto anche rossello, ruscio o russieddru), una tra le quattro varietà di grano antico siciliano, è un grano duro e si riconosce facilmente per le sue alte spighe di colore rosso acceso. La spiga del russello è tendente al rosso, da cui il nome, ed ha un fusto alto che può arrivare anche a 2mt di altezza.

È il grano più antico dell’isola insieme al Timilia o Tummulia. Ha una cariosside color ambra vitrea, molto lunga. La pianta presenta forti radici adatte anche a suoli poco profondi, ed ha una produzione ridotta.

Si tratta di una specie particolarmente diffusa tipica dell’entroterra siciliano coltivato soprattutto nelle zone di Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Ragusa e Trapani, a media precocità di semina e a maturazione tardiva.

Molto diffusa in Sicilia, soprattutto prima della seconda guerra mondiale, e, nonostante una resa produttiva più bassa rispetto ad altre tipologie di grano, è oggi piuttosto richiesta per i suoi elevati valori energetici e nutrizionali e perché la sua farina è facilmente digeribile grazie ad un ridotto indice di glutine. Esso non richiede grandi quantità di azoto rispetto a cultivar più moderne e produttive. Non ha subito alterazioni nel tempo; si integra perfettamente al clima e alla terra siciliana e per questo motivo viene prodotto principalmente in coltivazioni biologiche, non richiedendo l’ausilio di pesticidi e/o fertilizzanti chimici. Macinando a pietra il grano russello, si preserva la parte nobile del germe di grano e conserva tutte le proprietà nutrienti tra cui gli acidi grassi che sono molto importanti per la loro funzione energetica e strutturale di cellule e tessuti del nostro organismo. Si tratta di grassi insaturi, omega3 e omega6, con effetto anticolesterolo, antinfiammatorio; a questi si aggiungono amminoacidi, vitamine del gruppo B, vitamine E e sali minerali.