Sembra un sequel dell’orrore ma è proprio così; i siciliani amano la loro terra, ma preferiscono prodotti di altri luoghi, spesso marche leader nazionali o, addirittura, internazionali. E’ proprio questo il dilemma e confermiamo, con dati alla mano, che purtroppo è così. Fieri delle loro origini, soprattutto quando vivono all’estero, nella loro terra prediligono prodotti che arrivano da luoghi al di là dello stretto e, spesso, da fuori Italia. La nostra è una terra di conquista e forse questo stato di sudditanza ci ha sviluppato un solo sentimento: quello che “il giardino dell’altro è sempre più verde”. E di questo peccato veniale ne hanno colpa non solo i consumatori, ma anche alcuni distributori che prediligono prodotti che non sono siciliani perché alto vendenti piuttosto che produzioni locali che non riescono ad entrare in alcune catene, malgrado siano molto più buone, più salutari e più sicure.

Il caso della pasta è il caso più emblematico, sia dalla parte del consumatore che dalla parte del negoziante.

Le notizie ormai sono piuttosto chiare e diffuse; ma ancora, in alcuni consumatori, prevale il senso dell’immagine, piuttosto che quella della vera sostanza. In tutti i giornali e notiziari si parla di evitare paste con glifosato e micotossine; e noi che facciamo? Aumentiamo il consumo di paste che UFFICIALMENTE scrivono grano “no UE” nei pacchi. Mi sovviene immediatamente il detto: “chi è più stupido carnevale o chi lo segue?”. Per non parlare di catene di supermercati che basano il loro marketing sulla sicilianità, aprono punti vendita in Europa, proprio esaltandone il marchio, e poi non si degnano di parlare con i produttori locali. Grazie al cielo, non sono tutti così, sia i consumatori e, soprattutto, i piccoli negozi gourmet che invece risaltano le qualità, scommettono nella produzione ed anche nella qualità dell’imprenditore e del suo prodotto.

In fondo, basterebbe leggere, informarsi, avere amore per se stessi e per il proprio territorio per poter esaltare cibi, produzioni, storie che con amore portano avanti quello che di più bello c’è nel nostro paese.

Chi viene in Sicilia non si innamora solo dei suoi paesaggi e della sua storia, anche dei suoi sapori ed odori che rimangono per sempre impressi. Il sapore del grano siciliano è uno di quelli, come la nostra pasta che ogni artigiano fa con sapienza e dedizione, che ha un gusto assolutamente diverso, ma che le industrie ci hanno volontariamente tolto e disabituato ad avere. Siamo tanto fieri quando raccontiamo della Sicilia ai nostri amici stranieri; ci vantiamo a tal punto che sembriamo i proprietari di tutti i prodotti che ci sono nella nostra terra, esaltandone la bontà ed il duro lavoro che un imprenditore deve fare in una terra certamente difficile. Però, nel momento della scelta, allunghiamo le braccia verso quei prodotti di industrie che ci livellano con il resto del mondo, non immaginando mai che nel resto del mondo si mangia molto più siciliano. Perché si sa, il Made in Sicily è certamente il miglior marchio alto vendente al mondo!