Ma quando si apparecchia la tavola, il tovagliolo deve stare a sinistra?

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n questo periodo su Sky possiamo ammirare le prodezze di tre giovani professionisti che ci vorrebbero “insegnare” come si cucina, come si arreda una casa e come ci si comporta a tavola. Tralasciando le due prime figure che consegniamo a professionisti autorevoli nelle loro materie, la terza figura, quella dell’educatrice di buone maniere, sinceramente ci fa un pò sorridere. Perché? Perché è chiaro che il personaggio è fortemente “imbarazzante” e, senza dubbio, costruito ad uso e consumo per la trasmissione: spalle contratte, soggetto imbalsamato, intenta a mangiare con una boccuccia da selfie.

Non ci siamo! Non è questo il bon ton. Chi vorrebbe avere un’ospite che sa solo criticare e guardare con occhio attento come mangio, come vesto, come apparecchio e come cucino? Voi direte: ma è un giudice, sta facendo il suo mestiere! E’ vero, ma se si fa un’analisi un po’ più distaccata, ci si accorge come per ogni puntata tutto è costruito e ben studiato per fare solo spettacolo ed audience.

Allora questo benedetto tovagliolo, che sembra essere il peggior ostacolo da superare per la maggior parte dei padroni di casa, dove lo dobbiamo mettere? La nostra attrice ha ragione: si mette a sinistra, ma non ha mai spiegato il perché. Lo faremo noi.

Iniziamo con alcuni dettagli: innanzi tutto il tovagliolo dovrà essere certamente di stoffa e dello stesso colore della tovaglia per una tavola tradizionale o in netto contrasto con essa per una tavola più moderna. Va assolutamente posizionato alla nostra sinistra perché a destra ci sono già il cucchiaio, il coltello ed i due bicchieri, a sinistra rimane solo la forchetta con il piattino del pane e quindi la tavola risulterebbe squilibrata; il tovagliolo a sinistra, quindi, serve a dare equilibrio alla tavola con il resto di tutti gli altri elementi. Appena seduti, si dovrebbe poggiare sulle gambe.

Nei secoli, la posizione del tovagliolo è cambiata molte volte. Il tovagliolo, infatti, si posizionava a destra (mano buona) e non a sinistra (mano cattiva); in seguito si è posizionato sulla spalla destra per prenderlo con la mano sinistra, visto che con la destra si mangiava. Verso il ‘600, dalla spalla si è posto nell’incavo del gomito destro perché in quel periodo si mangiava con la mano sinistra; ed infine, appunto, sino ai nostri giorni, nelle gambe. Un’altra curiosità storica è che ancora prima del tovagliolo si usava, per pulirsi la bocca, un pezzo di pane che veniva, per l’appunto, mangiato a fine pasto.

Ricordo ancora le parole di mia madre quando da piccola mi “impartiva” il bon ton a tavola: ”una signorina non si sporca mai le labbra”; ed effettivamente si deve sempre cercare di mangiare senza ungersi. Allora, il tovagliolo perché serve? Principalmente per evitare fastidiosi e probabili aloni sull’orlo del bicchiere. Si usa solo la parte interna; così, una volta usato, andremo a nascondere eventuali tracce di cibo e non rischiamo di sporcare i vestiti. Ricordiamoci che, una volta concluso il pasto, il tovagliolo va nuovamente riposto sulla sinistra e mai piegato; anzi, è bene lasciarlo spiegazzato.

E poi, cara attrice, a fine pranzo, quando ti offrono un delizioso cannolo siciliano, ricordati che non si chiede la forchettina da dolce ma si mangia con le migliori forchette che il creato ci ha potuto regalare: le mani.

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